La paura, così come l’ansia, è un’emozione provata da tutti gli esseri umani in quanto utile alla sopravvivenza (come avevo già scritto qui). È normale ed umano, quindi, provare paura e ansia di fronte a delle situazioni incerte e percepite come rischiose, per sé ed i propri cari. Una certa dose di queste emozioni, inoltre, permette di affrontare le minacce con maggiore prontezza ed efficienza.
Durante lo scorso lockdown, i dati mostrano come si siano impennate le manifestazioni di ansia e depressione, con un incremento dei disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, sentimenti di paura e forte angoscia per sé e per i propri cari.
Anche adesso un potente mix di elementi sta mettendo a dura prova la salute psicologica di molti: la paura di un possibile contagio, l’ansia per aver contratto il virus, il timore per chi ci sta vicino, le emozioni negative legate all’isolamento e al distanziamento sociale, le preoccupazioni economiche, unite all’allarmismo dei media e alla confusione delle notizie circolanti.
Come fare?
Se eliminare la paura non è possibile, e per certi versi nemmeno indicato, puoi però cercare di gestirla.
Trovi di seguito 8 spunti per gestire le emozioni negative legate al coronavirus:
- Non lasciarti spaventare da queste emozioni, non sono destinate a durare per sempre. Prova a spostare l’attenzione verso qualcosa che ti fa stare bene, ma senza sforzarti di cacciare le emozioni negative.
- Trova del tempo per te e dedicalo a qualcosa che ti fa stare bene: leggi un libro che ti interessa, ascolta la musica dei tuoi artisti preferiti, ritagliati del tempo libero per dedicarti all’hobby che ti piace… scegli tu cosa preferisci. Non è tempo perso, è tempo investito per il tuo benessere
- Rimani attivo: fai sport all’aperto, allenati in casa, fai le pulizie, porta avanti il lavoro per quello che puoi, fatti venire nuove idee… insomma, non rimanere fermo. Anche se al momento non ne hai voglia, pensa alla gratificazione che ne ricaverai dopo e inizia a lavorare per ottenerla.
- …Ma concediti dei momenti di pausa: riposare è un diritto ed un dovere, accorgiti di quando sei stanco e ricaricati.
- Condividi le emozioni, anche negative: ti senti spaventato, teso, arrabbiato? Piuttosto che ignorare queste emozioni per poi agirle con chi ti sta vicino (es: sei teso per la situazione e ti ritrovi a litigare con i tuoi familiari per questioni di poco tempo, sei infastidito per un progetto di lavoro saltato e sprofondi sempre più nel divano senza rivolgere la parola a nessuno…) condividile in modo costruttivo.
- Parla di come ti senti: Scegli qualcuno con cui puoi parlarne e fallo, anche se ti sembra non serva a nulla… è vero, non cambierà la situazione che stai vivendo ma può cambiare il modo in cui la vivi, e magari farti scoprire che non sei solo.
- A tua volta, ascolta chi ti sta vicino, ti farà sentire meno solo. Evita però di sminuire le sue emozioni con frasi del tipo: “Ma cosa vuoi che sia…” o di dare facili soluzioni. Semplicemente ascolta e fai capire alla persona che sei lì con lei.
- Chiedi aiuto: se senti che il carico emotivo è troppo per gestirlo da solo, non esitare a chiedere aiuto ad uno specialista: è un atto coraggioso per prendere in mano la tua situazione. Negare il problema non serve a nulla, se non a farlo ripresentare con più forza e intensità. Oggi molti specialisti utilizzano le nuove tecnologie per fare colloqui psicologici, io stessa ho utilizzato questa modalità a partire dal lockdown con ottimi risultati. Gli ultimi studi rivelano che l’efficacia di questa modalità è pari a quella dei colloqui in presenza, con l’aggiunta della comodità e della sicurezza. Se ne senti la necessità, perché non provare?